Affitto a riscatto?
Come dovrebbe funzionare?
Venditore ed acquirente si mettono d’accordo firmando due contratti: uno di locazione e uno di vendita (o l’ opzione per l’acquisto della casa a scadenza del contratto, che di solito varia dai 3 ai 5 anni).
Una parte del canone di locazione verrà scalato dal prezzo della casa in caso di buon fine della vendita.
Di base sarebbe una buona cosa se non fosse che, come la maggior parte delle cose che noi italiani “importiamo” dall’estero (l’affitto con riscatto deriva infatti dal mondo anglosassone), vengono “adattate” perdendo tante volte l’essenza e addirittura rischiando di essere controproducenti per entrambe le parti in gioco (venditore ed acquirente).
Perchè?
Semplice:
1) non è detto che alla fine del contratto di locazione l’acquirente sia mutuabile e quindi in grado di adempiere al contratto di acquisto: è possibile che in questo caso qualche problemino possa sorgere?!?
2) se addirittura mettiamo un’opzione di acquisto potrebbe essere che tranquillamente l’inquilino/acquirente decida di non esercitarla, mantenendo comunque il diritto di rimanere come conduttore in forza del contratto di locazione: e in questo caso cosa fa il venditore che “sperava” nell’incasso?!?
E quindi?
L’idea è buona, è lo strumento che è inadeguato. Per questo è opportuno rivolgersi ad un professionista che creerà, tramite una giusta contrattualistica ed un’analisi preventiva, le basi perchè il tutto vada a buon fine… Ovviamente non “adattando” i contratti tipici della nostra legislazione ma creando un percorso che accompagni al buon fine della vendita con assoluta sicurezza sia venditore che acquirente!
Buon acquisto!
Stefano Boscarato
Creatore del Sistema di Vendita Immobiliare® – Gli Specialisti del Vendere Case
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